mercoledì 22 giugno 2011

Celle solari polimeriche il futuro prossimo

Da anni il professor Yang Yang, del dipartimento di scienze dei materiali dell’università della California, studia la possibilità di realizzare celle solari, transistor, memorie e led con i polimeri, per abbattere l’alto costo dei dispositivi tradizionali al silicio. In particolare negli ultimi anni ha concentrato gli sforzi del dipartimento da lui condotto sul miglioramento dell’efficienza delle celle solari polimeriche, che ancora risulta non confrontabile a quella delle celle a semiconduttore  che attualmente dominano il mercato.
 L’obbiettivo di questa tecnologia è innanzi tutto la riduzione dei costi di realizzazione dei dispositivi, ma si aggiungono a questo enorme vantaggio anche la flessibilità di impiego  e il riciclaggio a fine esercizio più facile, data la natura dei materiali usati per la loro costruzione.
L’obiettivo dichiarato da Yang è il raggiungimento di una efficienza del 10%, contro l’attuale 1-2%, e una vita media di 10 anni per rendere il prodotto competitivo sul mercato delle celle solari. L’aumento dell’efficienza di una cella solare dipende da vari fattori, ma forse il più importante è la  tensione a circuito aperto. Per aumentare tale tensione il laboratorio di scienze dei materiali della UCLA ha eseguito esperimenti su dispositivi con architetture e materiale differenti, inventando strutture polimeriche nuove e modificandone altre già esistenti. E qui forse si capisce quale potrà essere la chiave del successo di questa tecnologia, infatti per migliorare l’efficienza delle celle non è importante la purezza dei materiali utilizzati, come nelle celle tradizionali, ma “l’architettura” dei polimeri, più facilmente ottenibile con semplici processi chimici.
  Quello che si augura il professor Yang è che, fra 10 anni, queste celle polimeriche possano essere integrate negli edifici già esistenti, aumentando così la disponibilità di energia elettrica con costi bassissimi. Per fare un esempio concreto, immaginate di poter andare in un supermercato e comprare un adesivo colorato da applicare ai vetri delle vostre finestre,  che consenta di schermare la vostra stanza dalla luce troppo intensa e, nel contempo, di ricavare l’energia per ricaricare il vostro telefono cellulare. 
    
Ing. Paolo Sanna

Il professor Yang con i suoi dispositivi

Yang Yang Laboratory


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